Influencer Marketing: gli scenari futuri secondo Facebook

Un giro d’affari in costante ascesa, che dovrebbe toccare il valore record di 16 miliardi di dollari entro il 2020.
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Di cosa stiamo parlando? Dell’influencer marketing, una strategia che secondo la maggior parte degli specialisti è destinata a diventare sempre più vincente. E in effetti i numeri parlano chiaro: come riferito anche dal BMCA, nel 2019 sarebbero già stati investiti oltre 5,5 miliardi di dollari a livello globale in questo particolare comparto.

Facebook e l’influencer marketing

Ma cosa c’entra Facebook con la crescita esponenziale di questo settore?

È presto spiegato. Il fondatore del social più celebre al mondo ha cominciato a muovere i primi passi nell’universo dell’influencer marketing ed ha deciso di farlo in maniera decisa. Ma c’è un dubbio che assale gli addetti ai lavori. Se dai dati emerge come il successo dell’influencer marketing sia evidente, lo è molto meno il modo in cui questo business possa far comodo in termini economici ai social network, che pur sono canali imprescindibili per il funzionamento di questo meccanismo.

Per scoprirlo è necessario scendere nel dettaglio: chi conosce il mondo del marketing digitale, sa bene quanto sia importante la scelta dell’influencer. E buona parte di questa caccia viene effettuata, come è ovvio che sia, sui social, scandagliando migliaia di profili e attingendo ai cosiddetti insights. Sarebbe stata proprio tale evidenza a spingere Mark Zuckerberg a mettere in cantiere uno strumento innovativo come il Branded Content Matching.

Uno strumento inedito a disposizione dell’influencer marketing

A quanto pare, il Branded Content Matching avrà le stesse caratteristiche di un normalissimo motore di ricerca: in sostanza, gli influencer potranno iscriversi alla piattaforma ed avranno l’opportunità di redigere un profilo corredato da tutti i lavori svolti in passato, gli eventi ai quali hanno partecipato e le altre informazioni che reputano utili per attestare il proprio talento. Un’opportunità da non perdere per chiunque aspiri a diventare l’ambasciatore digitale di un articolo o di un marchio. I profili degli utenti saranno veri e propri “curriculum” a disposizione di tutte le aziende che necessiteranno di un collaboratore. Facebook compilerà liste specifiche di creators selezionati ad hoc in relazione alle richieste del brand. Insomma, un aiuto niente male, in grado di dare una bella mano sia ai clienti che agli influencer.

Come verranno pagati i professionisti iscritti alla piattaforma?

Sono ancora poche le informazioni circa le modalità di pagamento a favore dei professionisti iscritti alla piattaforma. Le ipotesi più accreditate vogliono che i marchi interessati a reperire un collaboratore dovranno farne richiesta a Facebook, il quale si occuperà direttamente della retribuzione.

In che modo? L’ipotesi dei micro-pagamenti effettuati mediante Libra sembrerebbe quella più accreditata: così facendo, tutti gli scambi diverrebbero più rapidi e sarebbe molto più facile ricompensare i professionisti in base al numero di click ottenuti. Insomma, tutto lascia presagire una trasformazione imminente di Facebook, che finirebbe per somigliare sempre più a una vera e propria agenzia.

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