La pandemia ha contagiato i social? Ecco come si evolveranno nel 2021

Nel 2020, anno che ci ha costretto al distanziamento fisico e sociale, abbiamo riscoperto il bisogno di connessioni reali, empatiche e autentiche.
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Questo è il denominatore comune di tutti i trend da tenere d’occhio per i marchi che vogliono avere una buona presenza sui social media in futuro.

Scopriamo più da vicino le trasformazioni che il Covid-19 ha prodotto e come non farsi trovare impreparati.

Social media 2021: nostalgia, empatia e impatto sociale del brand

Tra i trend che dominano sui social network vi è sicuramente quello del “nostalgia marketing“.

Già in auge da qualche anno, questa tipologia di contenuti ha trovato nuova forza in virtù dell’avvento della pandemia, che ha ridiscusso completamente i paradigmi della società in cui ci troviamo. Ecco perché i brand che vorranno assecondare questo trend potranno fare leva sulla necessità degli utenti di ripensare a tempi più felici, in un momento in cui l’incertezza a livello sanitario ed economico desta notevole preoccupazione.

La dimensione quasi familiare che lega gli utenti ai propri marchi preferiti sui social network è fondamentale in tal senso. Le persone sono ormai abituate a una relazione in cui la comunicazione non è più one-to-many ma quasi one-to-one.

Starà sempre più nell’abilità di riuscire a costruire una community autentica, con relazioni vere, la capacità di un marchio di distinguersi dagli altri, generare passaparola positivo e arrivare a un livello di fidelizzazione ottimale. In tal senso sarà molto importante anche saper gestire generazioni di utenti che adottano un atteggiamento sempre più socialmente consapevole, con una comunicazione che evidenzi come il marchio si impegna a produrre un impatto positivo sulla società.

Trend a metà tra gioco e ironia per distrarsi dalla pandemia

Anche in virtù della necessità di sdrammatizzare una situazione economica, politica e sociale che si fa sempre più complessa, gli utenti dei social network hanno fatto proprio il linguaggio dei meme, privilegiati rispetto a gif, emoji, stati d’animo e altri elementi ormai desueti delle piattaforme.

Dato che i meme possono essere un’arma a doppio taglio, è fondamentale che il brand riesca a proteggersi da quelli potenzialmente negativi, padroneggiando senza esagerare questo format qualora si presentino opportunità di real time marketing, che non si prestano a generare controversie.

Sempre su una dimensione ludica, i videogiochi sono divenuti una forma di distrazione preferita dell’utente, ma anche un modo per condividere tempo assieme ad altre persone almeno in forma virtuale, in assenza di altri passatempi sociali. I videogiochi sono diventati sempre più un elemento centrale anche nei social media, tanto che sono nate piattaforme che privilegiano i contenuti degli appassionati, tra cui ad esempio Twitch. Si tratta di un trend che non è destinato ad arrestarsi, ma a guadagnare sempre più forza.

 

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