ROI e intelligenza artificiale: come cambia la misurazione nell’era dei dati intelligenti

La misurazione del ROI basata sull’AI sta aprendo una nuova era nel mondo del marketing digitale.
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Se gestisci campagne online o lavori in un team marketing, capire come sfruttare queste nuove prospettive può fare una grande differenza nei risultati.

Perché i metodi tradizionali di misurazione non bastano più

Negli anni, il marketing digitale si è affidato a metriche come il click-through rate, le conversioni attribuite all’ultimo clic o le visualizzazioni delle pagine. Ma questi modelli di attribuzione non riescono più a raccontare con precisione il viaggio che un utente compie prima di arrivare all’acquisto.

Oggi, il customer journey è frammentato, multi-dispositivo, spesso non lineare. Le persone iniziano una ricerca su smartphone, continuano su desktop, leggono recensioni, vedono annunci video e, solo alla fine, decidono di acquistare. Basarsi solo sull’ultima interazione significa perdere di vista l’intero percorso, e quindi sottovalutare (o sopravvalutare) alcuni touchpoint.

In questo contesto, l’intelligenza artificiale interviene per colmare i vuoti lasciati da una misurazione tradizionale, offrendo una visione più completa, predittiva e in tempo reale delle performance.

Come funziona la misurazione basata sull’AI

L’intelligenza artificiale analizza grandi quantità di dati eterogenei, provenienti da diverse fonti e dispositivi, per individuare pattern comportamentali. Grazie al machine learning, è in grado di apprendere da ciò che accade, fare previsioni, e suggerire come ottimizzare gli investimenti pubblicitari.

A differenza dei modelli deterministici, l’AI è probabilistica: stima il valore di ogni punto di contatto con l’utente in base alla sua reale influenza sul percorso d’acquisto. Questo consente una misurazione molto più granulare del ROI, che non si limita a dire “cosa è successo”, ma cerca di spiegare anche “perché” è successo.

Un vantaggio concreto è la possibilità di allocare meglio il budget. Se l’intelligenza artificiale rileva che una campagna video su YouTube ha un ruolo fondamentale nel primo contatto con il brand, anche se non genera clic immediati, il sistema la valorizzerà nel modello di attribuzione. Così il budget non sarà spostato solo verso i canali che chiudono la vendita, ma anche verso quelli che la rendono possibile.

I vantaggi reali per le aziende

Adottare un sistema di misurazione del ROI basato sull’intelligenza artificiale significa ottenere vantaggi competitivi non banali. Uno dei più importanti è l’agilità: puoi rispondere ai cambiamenti del mercato in modo più veloce, perché il sistema ti segnala subito se una campagna sta performando meglio o peggio del previsto.

Altro aspetto chiave è la riduzione degli sprechi pubblicitari. Spesso una parte del budget finisce su canali inefficaci o mal gestiti. L’AI aiuta a individuare questi sprechi e a correggerli prima che diventino costosi. Non si tratta solo di tagliare, ma anche di investire meglio.

Infine, l’approccio AI-based migliora la comunicazione interna. Quando un team marketing presenta i risultati a un CEO o a un CFO, può farlo con dati più solidi, basati su modelli predittivi e analisi automatizzate, non solo su intuizioni. Questo facilita il dialogo tra aree diverse dell’azienda e rafforza la fiducia nelle decisioni.

Un esempio concreto: il caso dell’azienda Molzi

Un esempio interessante è quello di Molzi, agenzia globale che gestisce strategie digitali per marchi su marketplace come Amazon. L’azienda ha iniziato a usare modelli di misurazione potenziati dall’intelligenza artificiale per ottimizzare le campagne pubblicitarie.

I risultati? Una maggiore precisione nella previsione dei comportamenti d’acquisto e un miglioramento significativo nel ROI complessivo. La chiave è stata la capacità del sistema AI di identificare i segnali giusti tra milioni di dati, anche quando non erano visibili a occhio nudo. Questo ha permesso a Molzi di migliorare il targeting, evitare sprechi e incrementare l’efficacia delle azioni di marketing.

Come iniziare a usare l’AI per misurare il ROI

Introdurre l’AI nella misurazione del ROI non richiede per forza strumenti complessi o team di data scientist. Oggi molte piattaforme, tra cui Google Ads e Google Analytics 4, offrono funzionalità AI integrate che possono aiutare anche le piccole aziende.

Il primo passo è imparare a leggere i dati nel modo giusto. Prima ancora di automatizzare tutto, è importante conoscere i KPI realmente utili per il tuo business, e capire come l’AI può supportarti nel tracciamento e nella valutazione.

Poi serve costruire una base dati solida. Senza dati ben organizzati, aggiornati e rispettosi della privacy, anche il miglior algoritmo darà risultati errati. Fortunatamente, le tecnologie attuali consentono di gestire i dati in modo compliant con le normative (come il GDPR), senza perdere in efficacia.

Infine, si può iniziare con piccoli esperimenti. Ad esempio, utilizzare l’attribuzione basata sui dati (data-driven attribution) offerta da Google, oppure testare strumenti di previsione automatica delle conversioni. Anche una semplice integrazione AI per analizzare le performance degli annunci può fornire insight sorprendenti.

Come cambia il ruolo dei marketer

Con l’avvento dell’intelligenza artificiale, il lavoro di chi si occupa di marketing non sparisce: si trasforma. Il professionista non deve più passare ore a raccogliere dati manualmente o a interpretare fogli Excel, ma può concentrarsi sulle strategie, lasciando che sia l’AI a fare i calcoli più complessi.

Questo richiede però una nuova mentalità: apertura al cambiamento, capacità di lavorare con strumenti avanzati e, soprattutto, voglia di imparare. La tecnologia può aiutare, ma è sempre l’essere umano a prendere le decisioni.

È fondamentale sviluppare anche competenze di analisi critica, per evitare di accettare passivamente ciò che l’AI suggerisce. L’obiettivo non è delegare tutto alla macchina, ma usare l’AI come partner per prendere decisioni più informate.

ROI, AI e futuro: una sinergia che si consolida

La misurazione del ROI con l’intelligenza artificiale non è una moda passeggera, ma un cambiamento strutturale nel modo in cui il marketing digitale valuta i risultati. Offre maggiore precisione, velocità e capacità di adattamento. Chi inizia ora a familiarizzare con questi strumenti, sarà pronto ad affrontare un mercato sempre più competitivo e guidato dai dati.

Non è necessario essere esperti di intelligenza artificiale per iniziare. Basta curiosità, una visione chiara degli obiettivi e la voglia di sfruttare al meglio le tecnologie disponibili. Il ritorno sull’investimento, quando misurato in modo intelligente, diventa anche un ritorno in termini di tempo, fiducia e crescita sostenibile.

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