Link Interni: una potenzialità spesso sottovalutata

Quando si parla di marketing digitale, si è soliti sottolineare quanto sia importante sfruttare i backlink (o link esterni) per generare traffico sulle pagine, aumentare la visibilità e favorire le interazioni, ma non si parla invece dei link interni, che vengono spesso sottovalutati e messi in secondo piano.

In questo articolo analizzeremo quali sono i vantaggi nell’utilizzare anche i link interni.

L’utilità dei link interni per la SEO e non solo

I link interni svolgono un ruolo fondamentale in una strategia SEO e anche se vengono spesso sottovalutati, possono fare la differenza per il posizionamento di un sito web sui motori di ricerca. I link interni non sono altro che dei collegamenti ipertestuali che collegano due pagine all’interno dello stesso sito web o di un blog.

Per comprendere il funzionamento dei link interni è opportuno fare un esempio: state leggendo un articolo sui migliori pc su un e-commerce specializzato in prodotti per la tecnologia e durante la lettura viene evidenziata la parola “pc da 15 pollici”, cliccandoci sopra sarete reindirizzati a un’altra pagina del negozio online dove sono in vendita i migliori pc da 15 policci. L’inserimento dei link interni garantisce al visitatore del vostro sito web una migliore user experience, difatti sarà più semplice navigare tra le diverse pagine e allo stesso tempo gli consentirà di approfondire un determinato argomento senza ricercare notizie o prodotti su altri siti esterni.

Per creare dei link interni efficaci è necessario che i collegamenti siano ben visibili, magari evidenziando o sottolineando il testo, così per l’utente sarà più semplice individuarli. I link interni devono collegare due pagine con argomenti simili o che possano rappresentare un approfondimento per l’utente e bisogna eliminare tutti quei link che rimandano a pagine obsolete o che non esistono più.

Quando si creano i link interni è sempre opportuno individuare termini o frasi che possano interessare l’utente, quindi bisogna costruire l’anchor text in modo tale che chi sta leggendo un testo sia naturalmente spinto a cliccare sul link. Anche in questo caso vale la regola di non esagerare.

I vantaggi di utilizzare i link interni

Uno dei principali vantaggi nell’utilizzo dei link interni è rappresentato dalla possibilità di migliorare l’user experience, difatti un utente che troverà interessanti i collegamenti ipertestuali, rimarrà più a lungo sulle pagine e potrà anche interagire, magari acquistando un prodotto o iscrivendosi ad una newsletter.

Creare una rete ben organizzata e coerente di link interni è fondamentale dal punto di vista dell’ottimizzazione SEO: infatti i crawler dei motori di ricerca riescono a individuare con facilità il percorso da seguire tra le pagine, così da consentire l’acquisizione di nuovi contenuti e migliorarne l’indicizzazione.

Non tutti sanno che una buona strategia di internal linking può migliorare anche il ranking del sito web, poiché Google, attraverso i suoi crawler, emula il comportamento degli utenti su un determinato sito di conseguenza se l’organizzazione dei collegamenti ipertestuali è ben costruita e organizzata, sicuramente sarà un punto a nostro vantaggio per un migliore posizionamento.

Per essere sicuri che i link interni siano utili, è sempre consigliabile creare un’alberatura: si parte dalla homepage che è da sempre considerata la pagina più importante del sito web inserendo dei link alle macro sezioni e in seguito si realizza una rete di link che possano collegare anche le pagine più nascoste.

La rete di link interni ha il vantaggio di condurre l’utente attraverso un percorso ben determinato, così da favorire l’interazione e magari anche l’acquisto di beni o servizi, quindi nella strategia SEO non bisogna mai sottovalutare le potenzialità dei link interni.

15 Ottobre 2020

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Google Travel: il turismo ai tempi del Covid

Con la pandemia da covid 19, i viaggiatori hanno dovuto rinunciare alle loro vacanze e sono stati costretti a cancellare soggiorni già prenotati da lungo tempo.

Per aiutare i viaggiatori in questo difficile periodo di restrizioni, Google Travel ha aggiornato le sue funzioni e ha introdotto nuovi strumenti utili per chi vuole prenotare un viaggio.

Il filtro per la cancellazione gratuita

La chiusura delle frontiere e il lockdown hanno costretto molti viaggiatori a cancellare le loro prenotazioni, in alcuni casi hanno potuto ottenere un rimborso dalle strutture ricettive o dalle compagnie aeree, ma non tutti hanno recuperato le somme già versate per la prenotazione.

Per consentire ai viaggiatori di prenotare un soggiorno presso una struttura ricettiva e avere la possibilità di usufruire della cancellazione gratuita, Google Travel, ha introdotto il filtro “cancellazioni gratuite“. Quando l’utente ricerca un alloggio, sarà possibile applicare il filtro per la cancellazione gratuita, così verranno mostrati solo le strutture ricettive che offrono tale opzione.

In aggiunta al filtro per le cancellazioni gratuite, nella sezione “tendenze di viaggio” di Google Travel sono state introdotte interessanti novità per aiutare i viaggiatori nella ricerca di un alloggio ai tempi del covid 19: in base alla destinazione prescelta viene mostrato l’elenco delle compagnie aeree che offrono voli per quella meta e la percentuale di hotel che ha stanze disponibili, suddividendo la ricerca anche in camere singole, doppie o triple. In questo modo sarà più facile per chi ricerca un alloggio o un volo, individuare la migliore destinazione.

Gli aggiornamenti sul covid 19

In questi mesi, Google Travel, ha aggiornato le sue pagine, fornendo consigli e suggerimenti per i viaggiatori e introducendo una sezione dedicata al covid 19.

Per chi desidera prenotare un volo o un hotel, sarà possibile visualizzare gli aggiornamenti della pandemia per la meta prescelta direttamente su Google Travel. Dopo aver selezionato la meta per il prossimo viaggio, su Google Travel, sarà possibile visualizzare il numero di contagi in quella determinata zona, le restrizioni applicate e se è possibile effettuare una cancellazione gratuita. L’importante strumento a supporto dei viaggiatori offerto da Google Travel, permetterà ai viaggiatori di programmare serenamente una vacanza e di conoscere in anticipo tutte le informazioni utili riguardanti la pandemia.

I dati pubblicati su Google Travel sono sempre aggiornati e contengono informazioni fornite non soltanto dalle autorità, ma anche dai viaggiatori che hanno effettuato viaggi di recente, consultabili nella sezione tendenze di viaggio.

 

8 Ottobre 2020

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La sfida dei giganti dell’eCommerce europei si giocherà in autunno

Prepariamoci a vedere i primi cambiamenti che si prospettano alquanto interessanti e notevoli per quanto riguarda l’ecommerce: si prevede infatti l’entrata in gioco di nuove regole al fine di dare trasparenza ai meccanismi del ranking e cercare di eliminare lo squilibrio tra le grandi piattaforme con i piccoli venditori.

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7 Ottobre 2020

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Magento e-commerce: perché è così popolare?

Quando si tratta di realizzare un sito di e-commerce, Magento si rivela una soluzione di successo, come dimostra la sua diffusione a livello internazionale. Presentiamo, perciò, in rapida carrellata i suoi punti di forza e le motivazioni effettive per cui faresti bene a sceglierlo come CMS open-source per il tuo di e-commerce, proprio come hanno già fatto oltre 250.000 venditori online.

Diversi sono i fattori che determinano il vantaggio competitivo di Magento. In primo luogo, presenta un’interfaccia semplice e intuitiva che consente a tutti, anche a chi ha meno dimestichezza con le piattaforme online, di utilizzarlo bene quanto prima. Anche in termini di personalizzazione, Magento si dimostra superiore rispetto alla concorrenza, perché ti permette di modificare i contenuti del tuo shop online. La gestione del catalogo, tanto per fare un esempio, è davvero efficiente. Lo stesso dicasi per l’inserimento delle schede prodotto e delle relative descrizioni che permettono a chi naviga su internet di trovare i prodotti di loro gradimento. Ma non è tutto.

Magento è un CMS ideato appositamente per il mondo dell’e-commerce, grazie anche ad una serie di plugin che offrono agli sviluppatori e agli acquirenti un’esperienza a dir poco unica. Ma è forse nella gestione degli e-commerce multipli che questa piattaforma open-source dà il meglio in assoluto: gestire diversi negozi mediante un solo pannello di amministrazione è di quanto più utile vi sia nel variegato mondo del web, visto che non c’è bisogno di perdere tempo a loggarsi ogni volta per un singolo e-shop. Con un solo login, infatti, Magento mette a tua disposizione i dati di ogni tuo sito di e-commerce, dalla fatturazione agli ordini, dalle informazioni sugli acquirenti all’inventario e via dicendo.

Ma è nella community di supporto che risiede il fiore all’occhiello di questa splendida risorsa. Vista la sua popolarità su scala mondiale, a fronte di dubbi o in caso di problemi, commercianti, sviluppatori, utenti, agenzie e consulenti sono pronti a darti le dritte giuste per trovare la miglior soluzione possibile.

Altri punti di forza di Magento sono l’accettazione di diversi metodi di pagamento e la funzionalità multivaluta.

Perché dovresti scegliere Magento?

Il motivo principale è che in ottica SEO Magento ha una marcia in più rispetto ai numerosi competitor. Le schede prodotto, con tanto di URL ed immagini del tuo sito di e-commerce, vengono giudicate semplicemente più appetibili dai motori di ricerca, Google in primis. Quindi, coloro che cercano informazioni sulla categoria di articolo che rappresentano il tuo core business, potenzialmente possono trovarti più facilmente.

Gli indicatori di performance e le statistiche analitiche che Magento è in grado di fornirti sono così dettagliate che tenere sotto controllo l’andamento del tuo sito di e-commerce è decisamente più semplice. Se noti che qualcosa non va in termini di vendite online, le statistiche offrono interessanti spunti per apportare i dovuti correttivi.

Che dire poi dei coupon, delle promozioni, degli sconti e delle vendite speciali che Magento è in grado di realizzare? Tutto ciò ti consente di attirare un numero considerevole di clienti.

Infine, la massimizzazione del valore degli ordini è un ulteriore motivo per cui vale la pena puntare su Magento. Tutto parte con la creazione di punti di contatto con la clientela: mediante l’up-selling si può indirizzarli all’acquisto del prodotto più costoso, mentre mediante il cross-selling li si invita ad acquistare articoli complementari.

2 Ottobre 2020

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Perchè utilizzare NodeJS negli applicativi Web?

Il mondo del Web, per anni, è stato legato e ancorato sempre alle stesse tecnologie: HTML, PHP e MySQL. Grazie al loro perfezionamento nel tempo e alla diffusione di CMS (WordPress, Joomla etc…) basati su di esse, sono riuscite a ritagliarsi un ruolo di punta per lo sviluppo dei siti o applicativi Web.

Per fortuna negli ultimi anni questo mondo si è arricchito di nuovi linguaggi di programmazione, di nuove tecnologie e di nuovi framework, diventando una vera e propria giungla! Una su tutte si è fatta strada per la sua stabilità, scalabilità e le sue performance: NodeJS.

NodeJS è una tecnologia che permette di sviluppare in Javascript, ma lato server. In sostanza, uno sviluppatore front-end che utilizza Javascript come pane quotidiano potrebbe tranquillamente sostituire uno sviluppatore back-end o comunque affiancarlo nelle progettazione del core dell’applicativo. Stiamo parlando di uno strumento potentissimo e sfruttabile tramite un linguaggio di programmazione alla portata. Detto ciò, per comprenderne realmente le potenzialità scendiamo nel dettaglio tecnico analizzandone i vantaggi.

Architettura asincrona

Uno dei punti fondamentali su cui si basa NodeJS è la sua asincronìa. Quando si sviluppa non vengono necessariamente seguite le istruzioni in maniera sequenziale, ma qualora ci fossero delle chiamate esterne ad esempio una chiamata ad un server remoto o un accesso al filesystem più lento, NodeJS si occuperà di lasciare l’istruzione in attesa facendo partire un altro processo ( thread ) in contemporanea che si occuperà delle restanti istruzioni concludendo, successivamente, la chiamata in sospeso tramite l’apposita callback. Questo tipo di approccio permette velocità e un basso consumo di RAM a scapito del processore che invece sarà sempre attivo nell’interpretare subito tutte le istruzioni pronte ad essere eseguite immediatamente.

Scalabilità

Se NodeJS si chiama in questo modo, uno dei motivi è la sua scalabilità. NodeJS si basa sulla modularità, sullo scrivere porzioni di codice dedicate ad un solo compito, categorizzandole e dandole un nome per poi essere riutilizzate o riciclate nei futuri applicativi o progetti. Questi moduli potranno affiancare quelli nativi di NodeJS generando così un’infinita rete di moduli dove ognuno di essi è un “nodo”.

Compilazione

Se NodeJS dà la possibilità ai programmatori front-end di programmare lato server con lo stesso linguaggio di programmazione, ovvero Javascript, è solo grazie al motore di compilazione Javascript V8 di Google che permette di tradurre le istruzioni Javascript di alto livello in un linguaggio eseguibile dal server o qualsiasi altra piattaforma Windows, OSX e Linux. Questa potenzialità permette, ad esempio, ad un applicativo Web di produrre semplicemente HTML da trasmettere al browser dell’utente senza la necessità di inviare i sorgenti poiché l’eseguibile stesso ha già tutto il necessario per funzionare in maniera autonoma (standalone)

Produttività degli sviluppatori

È statisticamente provato che NodeJS aumenta la produttività degli sviluppatori. In un’azienda, solitamente, si tende ad avere sviluppatori front-end e sviluppatori back-end in due team diversi che collaborano. Grazie a NodeJS, invece, automaticamente uno sviluppatore che ha sempre lavorato in front-end potrebbe benissimo lavorare anche sul back-end poiché conosce già il linguaggio di programmazione da utilizzare. Questo approccio assicura ad un’azienda con un sostanzioso numero di sviluppatori di abbattere notevolmente i costi di un applicativo, ma, soprattutto, rende performanti gli sviluppatori stessi che con gli strumenti messi a disposizione potranno realizzare software di un certo livello in molto meno tempo (e stress) di quanto ne impiegherebbero utilizzando il PHP (uno a caso).

Performance degli applicativi

Le perfomance degli applicativi NodeJS dipendono soprattutto dai vantaggi espressi nel punto precedente riguardo la sua asincronìa, ma a vantaggio di ciò bisogna anche citare la trasmissione dei dati. La trasmissione dei dati tra i moduli e il client stesso avviene minimizzando quanto il più possibile le richieste di connessione. NodeJS restituisce rigorosamente in HTTPS le informazioni al client in maniera del tutto invisibile non appena essi sono pronti e mantenendo viva la connessione. Questo permette di avere un applicativo reattivo e veloce che elabora le istruzioni dietro le quinte, ma che risponde con blocchi di dati non appena vengono elaborati e messi a disposizione. Ovviamente, tutto ciò non risulta subito tangibile in applicativi semplici, ma in caso di progetti piuttosto corposi questo gioverà sicuramente agli sviluppatori che non dovranno far altro che continuare a programmare in Javascript.

Il mondo del Web come potrebbe beneficiarne realmente?

Nel web NodeJS è supportato principalmente dai framework più famosi: Express, MySQL,motori di template etc. Tutto è già disponibile. Basta installare pochi moduli e abbiamo fin da subito la possibilità di leggere file HTML, connetterci a un db MySQL, manipolare Layout e mandarli in output ottenendo pagine dinamiche per poter realizzare un vero e proprio sito Web. Purtroppo, nella maggior parte dei casi gli utenti hanno bisogno di un CMS pronto e rodato come può esserlo WordPress o Joomla, Prestashop o Magento, ovvero soluzioni pronte, ma scritte in PHP. Questo restringe il campo di chi opterebbe per NodeJS. NodeJS sarebbe ideale per un applicativo progettato da zero, da sviluppare, da rendere stabile, scalabile e performante. NodeJS è quasi 20 volte più veloce di PHP e compete con tutti gli altri linguaggi di programmazione che sgomitano per farsi largo nel Web.

Casi di successo noti: Paypal

A testimoniare in favore di NodeJS potrebbero benissimo essere realtà vive e vegete come Paypal, Groupon, Twitter e molti altri. La storia più conosciuta è quella di Paypal. L’azienda, un giorno, decise di rifare l’applicativo mobile incaricando il proprio team di sviluppatori di realizzarla in Java. Ci furono, però, alcuni sviluppatori che proposero di realizzarla in NodeJS. Paypal decise di formare due gruppi di sviluppatori: un gruppo formato da 4 sviluppatori per Java e un gruppo con 2 sviluppatori per NodeJS.

In sostanza due gruppi differenti (e con un numero differente di sviluppatori) si ritrovarono a sviluppare lo stesso applicativo contemporaneamente. Come andò a finire? Il gruppo con due sviluppatori porto a termine la prima versione in NodeJS in appena 2 mesi di lavoro. Il team di sviluppo Java composto da 4 persone impiegò 4 mesi. Questa è la dimostrazione che NodeJS ha reso più fluido e produttivo il flusso di lavoro dei due sviluppatori impegnati nel progetto.

NodeJS ha davvero solo lati positivi?

Trovare dei lati negativi sembra realmente difficile, ma effettivamente un piccolo aspetto negativo da non sottovalutare c’è. NodeJS sfrutta al massimo le potenzialità elaborative della macchina che lo ospita, di conseguenza fa un intenso utilizzo della CPU. Questo accade perché grazie alla sua asincronia non attende mai, non ha una sequenzialità da seguire, ma avvia processi paralleli tra loro che termineranno una volta che avranno eseguito il loro compito.

 

1 Ottobre 2020

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